GIALLINI 10/novembre
Ciao!
Ecco come promesso altri post-it che ho collezionato in questi anni di lavoro sulle immagini, e che mi fa piacere condividere ogni tanto con te.
In questi mesi alcuni mi hanno suggerito di mettere tutti insieme questi giallini, di creare una sorta di manualetto. Forse lo farò :) Ma con Substack (nuova piattaforma con cui ti mando queste email) se vi siete persi qualche cosa o volete rileggere qualche giallino, potete sempre farlo.
Non trovi nulla, chiedi alle Gilardine!
A ottobre ti ho segnalato la manifestazione di Archivi Aperti. Hai visto qualche archivio interessante e me lo vuoi raccontare?
Io sono stata alla Fototeca Nazionale Ando Gilardi e ho scoperto che è stato il primo archivio fotografico non appartenente all’attività di un fotografo artista o di un gruppo di fotoreporter, nemmeno l’archivio di un museo, a comportarsi come una vera e proprio agenzia fotografica con materiali storico-documentari. Si, Ando Gilardi andava per archivi, sottoscala, posti abbandonati (inizialmente a Roma) e riproduceva documenti. Oggi potremmo dire che rubava le foto. Ma lo scopo era concentrare in un unico posto, catalogare con un sistema geniale di keword incrociate, migliaia e migliaia di immagini. Il computer non c’era (anche solo per questo rimane un’impresa leggendaria e degna di nota). E credo che oggi solo le gentilissime Elena e Patrizia (le Gilardine), che ancora oggi animano l’archivio di Ando, siano in grado di spiegare questo metodo di catalogazione. Super anche la collezione delle riviste inventate da Ando Gilardi, veri e propri cataloghi d’agenzia ante litteram (PHOTOteca, PHOTO 13).
Avete presente quanto sforzo fa un’agenzia fotografica per darvi in pasto contenuti sempre nuovi sotto forma di newsletter o selezioni di immagini da caricare sul sito? Ecco, Ando Gilardi faceva direttamente delle riviste, distribuite addirittura in edicola (erano gli anni settanta !).
Sempre a ottobre vi ho segnalato DallE 2 e come i generatori di immagini con intelligenza artificiale stiano popolando il nostro mondo visivo. Ecco, Shutterstock ha stretto un accordo direttamente con DallE per arricchire il suo archivio con contenuti generici.
Molti utenti tecnologici celebrano la "democratizzazione" dell'arte, mentre gli artisti e gli illustratori, le cui opere possono essere state utilizzate come materiale di addestramento per l’intelligenza artificiale, si sentono derubati. Getty Images ha invece vietato la pubblicazione di immagini generate dall’intelligenza artificiale perché non è chiaro chi possiede i diritti d’autore e quindi potrebbero esserci problemi legali. Microsoft integrerà DALL-E 2 nell’app Designer e nel tool Image Creator.
E tu, cosa ne pensi?
artisti e illustratori che mi piacciono
Sempre sul tema dell’appropriazione…
Fair use - in Italia non esiste
Siamo alle ultime battute del noto caso Warhol vs Lynn Goldsmith. Il 12 ottobre la Corte Suprema ha discusso il caso che vede il re della Pop Art come “ladro” di copyright.
Breve riassunto: nel 1984 la rivista Vanity Fair commissionò e retribuì la fotografa Lynn Goldsmith ($400) per la licenza d’uso del suo ritratto fotografico di Prince come riferimento artistico per un'illustrazione sul numero di novembre, ma "senza altri usi". La rivista commissionò la rielaborazione grafica/illustrazione ad Andy Warhol. In seguito, la Goldsmith scoprì che Warhol aveva creato altre 15 opere basate sulla sua fotografia e che nel 2016 la AWF aveva concesso in licenza una riproduzione della stessa opera a Condé Nast per ben $10.250 dollari, senza ovviamente riconoscere nulla né accreditare la foto alla Goldsmith. La Goldsmith chiese all'AWF di "risolvere amichevolmente" la questione ma la fondazione fece ricorso alla corte distrettuale federale per ottenere una sentenza che stabilisse che le opere create da Warhol, note come la serie Prince, erano garantita da un fair use. Da qui il caso.
Ma che cos'è il "fair use"? Nella sua accezione più generale, si intende con fair use la riproduzione di contenuti protetti da copyright effettuata per un'attività limitata e socialmente utile, come la critica, il commento, la parodia, l'informazione giornalistica, l'insegnamento, lo studio o la ricerca. Tali usi possono essere effettuati senza l'autorizzazione del titolare del copyright. Il limite è davvero molto sottile, anche quando di parla di artisti che utilizzano opere di altri artisti…
Ma come detto sopra, in Italia, non esiste :)
Grazia Neri ha chiuso - chiamare Giovanni Picchi da LUZ Photo Agency
Ho iniziato a lavorare nel 2006, quando ancora c’era Grazia Neri, la storica agenzia fotogiornalistica fondata dalla Signora della fotografia italiana. Grazia Neri ha chiuso nel 2009. E oggi chiude anche l’archivio storico all’interno di LUZ, archivio nato nel 2010 dalle ceneri di una parte di Grazia Neri, grazie allo sforzo e all’impegno (tra gli altri) di Giovanni Picchi, scomparso nel 2018, a cui va un pensiero affettuoso. Dove finiranno ora collezioni di fotografi come Annie Leibovitz, Douglas Kirkland, Frans Lanting, James Hill, Inge Feltrinelli? Se qualcuno lo sa, mi avvisi!
Ci aggiorniamo il mese prossimo con altri giallini, miei e/o di altri amici che usano le immagini! E intanto se pensi che queste mie note sulle immagini possano servire a qualcuno, puoi condividerle con chi vuoi :)